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Aldo Cazzullo e Moni Ovadia
lunedì 28 aprile ore 21

Il duce delinquente

tratto da Mussolini il capobanda di Aldo Cazzullo
con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia
musiche dal vivo Giovanna Famulari
Corvino produzioni in collaborazione con Centro Teatrale Bresciano
𝗖𝗢𝗠𝗨𝗡𝗜𝗖𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗜𝗠𝗣𝗢𝗥𝗧𝗔𝗡𝗧𝗘
La direzione del Teatrodante Carlo Monni, insieme al consulente artistico Piero Pelù, annuncia 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗻𝘃𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝘁𝗮𝘀𝗲𝗿𝗮, 𝗹𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟵 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝗮𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼𝗱𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗖𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗠𝗼𝗻𝗻𝗶: “𝗜𝗹 𝗱𝘂𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲” con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Rinviata anche la presentazione del libro “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” (Harper Collins, 2024).

Lo spettacolo è rinviato a
lunedì 28 aprile ore 21. I biglietti già emessi sono validi per la nuova data. In alternativa sarà possibile chiedere il rimborso entro il 28 febbraio.

La maggioranza degli italiani pensa che Mussolini fino al 1938 le abbia azzeccate quasi tutte, fino all'errore dell'alleanza con Hitler, delle leggi razziali, della guerra. Dimostreremo che non è così.

Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di Don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio stesso figlio, e la donna che aveva amato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, per- seguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista. Aveva chiuso i libici in campo di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato uomo narcisista e cattivo.

La guerra non è un impazzimento; è lo sbocco naturale del fascismo. aver E mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. E ancora devono arrivare gli orrori della guerra civile. E del neofascismo delle bombe sui treni, nelle banche, in piazza. Una storia a due voci: Aldo Cazzullo racconta, Moni Ovadia legge i testi del Duce e delle sue vittime. Con musiche e canzoni dell'epoca.

Alla fine capiremo perché dobbiamo vergognarci del fascismo. Ed essere orgogliosi dei resistenti che l'hanno combattuto.

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